Zot!

Grande è la confusione sopra e sotto il cielo!

29 settembre 2003

Black Out, conseguenze

Roma - Lunedì 29 settembre ore 12:40 - un ufficio qualunque.

IO (in piedi accanto alla porta con la mano sulla maniglia nell'atto di uscire): Buon pranzo, a dopo!

LUI (con un filo di voce): altrettanto

LUI (stavolta a voce alta): tu resti qui adesso?

IO: no, sto andando a pranzo..

LUI: certo è un po' prestino, ma avevo apputamento con una persona che non arriva...

IO [penso]: ...sti cazzi!
IO [dico]: perchè, che ore sono?

LUI: le dodici e quaranta..

IO [penso]: è tornata la luce ma si sono dimenticati di attaccargli la spina!
IO [dico]: credi sia presto? Io vado sempre a mangiare a quest'ora!

LUI: ah, vabbè..

IO [penso]: ce mancherebbe...


E' quasi l'una e sono ancora qui.. questa cosa dovevo buttarla giù ad ogni costo!

Dimenticavo.. buon pranzo!
E cercate di prendere tutto quello che di bello vi capita nella vita!

PS: LUI è tornato e non credo abbia pranzato.. bah!

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22 settembre 2003

Il torcicollo

Deve essere stata la punizione per aver poltrito a letto ben oltre l'orario della sveglia e soprattutto oltre i limiti consentiti dalla riunione che avevo in ufficio quella che mi ha colpito stamattina mentre conducevo la mia quotidiana lotta con il futon..
Quel maledetto! Tutti i giorni la stessa storia, non mi vuole lasciar andare!
Eppure peso abbastanza e non deve essere proprio il massimo della vita avermi sul groppone per più di sette ore e invece niente, mi intrattiene come se avesse delle invisibili ventose che rendono il mio risveglio lungo e sofferente!
Sonnecchiavo e mi rigiravo nel letto disturbato ogni otto minuti dalla sveglia che implacabile mi ricordava che era giunta l'ora di alzarmi, quando una fitta improvvisa attraversava la mia spalla destra dal collo alle prime vertebre della colonna vertebrale.
Lì per lì ho pensato che fosse un dolorino passeggero che sarebbe passato di lì a poco. Niente di tutto ciò, adesso non riesco nemmeno a girare la testa e per volgere lo sguardo a destra devo girarmi con tutto il corpo..
Stasera si tenta la carta "raggi infrarossi", un po' di calore potrebbe sistemare le cose!

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S'è fatta 'na certa..

E allora ho deciso...
Chiudo tutto e me ne vado a casa!

Click.

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16 settembre 2003

La velocità è contagiosa

I pensieri sfrecciano, come un auto a tutta velocità.
Percorrevo la mia razione quotidiana di chilometri sul GRA. Corsia di sorpasso, l'occhio cade sul tachimetro: 130 chilometri orari. Strano, quel tratto di strada in genere non l'ho mai percorso a meno di 150 km/h.
Indosso le cinture di sicurezza per non rompermi la faccia sull'airbag o - peggio - sul parabrezza, guido con prudenza perchè lo ritengo giusto, ma il mio sguardo è proteso in avanti e non al contachilometri.. Eppure guido ad una velocità decisamente inferiore al mio solito, ma se non avessi guardato il tachimetro non me ne sarei neppure accorto.. Evidentemente la mia andatura si adattava perfettamente al contesto circostante al punto di non farmi accorgere che era decisamente inusuale.
Mi guardo attorno e trovo conferma della mia ipotesi: non sono solo io ad andare più piano del solito, ma anche gli altri!
Il dubbio sorge spontaneo.. che la velocità in auto, come tanti altri comportamentei umani, sia soggetta ad un'inconsapevole conformismo?

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11 settembre 2003

Oggi

Trent'anni fa in Cile i militari bombardavano il palazzo presidenziale ed uccidevano il presidente Allende portando così a compimento il golpe ai danni del governo di sinistra democraticamente eletto dal popolo cileno.

Iniziava così la dittatura di Pinochet che nel corso degli anni ucciderà milioni di dissidenti scomodi al regime.
Tutto questo con l'appoggio e l'aiuto degli Stati Uniti d'America.

Due anni fa a New York due aerei si schiantavano sulle torri gemelle. A quell'ora la maggior parte delle persone che stavano all'interno degli edifici erano inservienti, addetti delle pulizie. Pochi i colletti bianchi..
Negli ultimi due anni gli Stati Uniti d'America hanno fatto due guerre, conquistando territori ricchi di petrolio ed utili per costruire oleodotti.

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Profondo sud

ore in automobile
l'emozione di percorrere nuove strade, di visitare luoghi mai visti
il naso in su per cieli sterminati alla ricerca di un pianeta rosso
la tenda, il contatto con la terra
la terra che trema, sotto l'asciugamano
distese d'acqua, quiete e sterminate
montagne di fertile cenere
contrasti, contraddizioni, non tutto si può capire
volti nuovi
accoglienza, calore
palazzi diroccati, quartieri diroccati
realtà che spariranno e delle quali non rimarrà traccia
un groppo in gola nel separarsi da questa terra del profondo sud

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