A Roma la campagna elettorale sembra essere iniziata.
Giusto ieri, infatti, mi è stata recapitata nella cassetta della posta (quella di carta, intendo) una comunicazione ufficiale su carta intestata di Roma Capitale (eh sì, adesso il Comune di Roma si chiama così..), firmata dal sindaco e dalla sua vice, con la quale vengo informato con toni trionfalistici della recente chiusura del campo nomadi di Tor de' Cenci.
Ora, a prescindere dall'opinione che si ha sui campi nomadi e sulla loro chiusura, si tratta di una lettera di pura propaganda, che non comunica nulla di utile al cittadino ma che lancia implicitamente un disperato appello per recuperare qualche voto alle prossime elezioni.
Non ho idea di quanto costi a Roma Capitale (sic!), l'invio di una lettera tramite il servizio di Posta Massiva e non mi interessa.
Quello che mi interessa è che si continuano a spendere soldi - non importa quanti - della collettività per fini personali e di partito. E soprattutto di questi tempi, con il caso Regione Lazio appena esploso, un'operazione come questa suona malissimo.