Il polso dell'informatico
Di lavoro faccio l'informatico, lavoro con il computer tutto il giorno. L'informatica non l'ho nemmeno imparata a scuola. E' vero, ho fatto il tecnico industriale, ma con specializzazione in Chimica Industriale, non in Informatica.
Il lavoro che faccio me lo sono scelto perchè mi piace. Un giorno, un bel po' di anni fa, ho deciso. Un amico mi ha prestato un computer, mi sono comprato qualche libro, ho fatto un corso ed alla fine ho trovato lavoro. Sono ormai passati dieci anni, durante i quali la mia collocazione lavorativa abituale è stare davanti ad un computer. Avendo scelto l'informatica come lavoro per passione, è facile immaginare che sia per me anche un hobby, così come la rete. Ne consegue che parte del tempo libero lo passo nella solita posizione davanti al computer. Sia ben chiaro, faccio anche altro: vado al cinema, visito musei, leggo, viaggio. Nonostante questo mi rendo perfettamente conto che il tempo che passo con la mano destra sul mouse è tanto, troppo.
L'ho capito già da un po' di tempo, da quando, più di due mesi fa, ha cominciato a farmi male: tendinite, credo.
Prima di partire per le vacanze speravo che un mese di distacco dallo strumento informatico mi avrebbe rigenerato e aiutato il mio polso a stare meglio. Neanche per sogno! La situazione non ha accennato a migliorare, anzi è peggiorata.
Tornato a casa mi decido: vado dal dottore. Lo so, lo so.. L'avrei dovuto fare prima, ma meglio tardi che mai.
Anche il mio dottore è fortemente informatizzato, si possono addirittura prendere appuntamenti per email. Mi decido e gli scrivo, dopo pochi minuti mi torna indietro il messaggio: l'indirizzo non esiste più. Passo ad un mezzo di comunicazione più tradizionale, il telefono. Ma anche lui mi tradisce. Il numero risponde occupato, ma non quell'occupato di quando dall'altra parte stanno al telefono, un occupato più martellante, quello che ti dice che dall'altra parte c'è qualcosa che non va.
Che anche il mio dottore sia caduto sotto gli sferzanti colpi del "polso dell'informatico"?
Ed io come faccio?
Nell'attesa di trovare una soluzione migliore approfitterò del balsamo di tigre che ho ricevuto per regalo, dicono sia un buon antidolorifico.
Etichette: ipocondrie
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