Riflessioni pre-elettorali
Forse è una questione culturale, forse è la storia, probabilmente la presenza della Chiesa, certamente la violenza strutturale che caratterizza la nostra società. Il fatto ineluttabile è che in Italia ci sono tanti, tanti fascisti. Ma non di quei fascisti occhialiscuri, salutoromano, croceceltica che mi fanno rabbia ma che tutto sommato non mi preoccupano più di tanto. Quelli di cui parlo sono fascisti e nemmeno lo sanno. Votano a destra anche se non se lo potrebbero permettere. Inveiscono quando al telegiornale apprendono dell'arrivo dell'ennesima carretta del mare carica di disperazione pagata a caro prezzo, ma poi quando incontrano il loro vicino immigrato lo salutano con sincerità.
Sembrano aver bisogno di qualcuno che pensi per loro, che urli per loro, che insulti per loro, che trovi per loro un nemico da combattere. Un nemico che in realtà non c'è.
Spesso sono brave persone, buone a loro modo. E secondo me molti di loro se lo sentono che il Berlusca li sta prendendo tutti per il culo, ma non ci vogliono credere fino in fondo e non aspettano altro che l'ennesima promessa che puntualmente non verrà mantenuta.
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